Stagione travagliata quella appena conclusa dalla Tarros La Spezia del presidente Danilo Caluri. L’obbiettivo dichiarato fin da inizio stagione era la promozione in Serie B, traguardo però per il quale gli spezzini non hanno potuto concorrere a causa della sconfitta nella serie finale contro una Sarzana mai doma, che per un niente ha fallito la promozione nel campionato nazionale. Nel mezzo, per i Bianconeri, c’è stato un cambio in panchina: da Massimiliano De Santis a Luca Martini, non confermato per questa stagione.
Chi sarà dunque il nuovo coach della Tarros? Sarà Andrea Padovan, reduce da una stagione densa di soddisfazioni a Follo tra prima squadra e DNG. In un’intervista rilasciata a Michele Paganini, ripresa sul blog Dielleffebk, il tecnico goriziano ci tiene a sottolineare che «non ci sono stati motivi economici che hanno determinato la mia scelta», motivata esclusivamente dal fatto che «mi sono accorto che a Follo non avrei potuto dare di più» e dal fatto che «la famiglia ed il lavoro si sono incontrati». La richiesta del presidente è chiara: «Caluri vuole una squadra che abbia un’identità spezzina fatta di spezzini».
Dopo i ringraziamenti di rito alla famiglia Amadori, l’ex tecnico dei Canguri ha dichiarato che al nuova Tarros «sarà una squadra che si dovrà assestare senza fare passi più lunghi della gamba», il tutto all’interno di un progetto triennale al termine del quale «dovremmo esserci consolidati per affrontare serenamente un campionato di Serie B». Il compito del nuovo capo allenatore, come da egli affermato, sarà quello di «farla diventare “simpatica” per renderla un tutt’uno con il pubblico». Su chi puntare per un progetto di questo tipo? Appurato che «sarà difficile trovare nomi importanti che decidano di scendere di categoria per mettersi al servizio della squadra», si dovrà sicuramente puntare sulle «potenzialità di Pipolo e Fazio, sulla grande voglia di Dalpadulo e sulla “voglia di esserci” di Santoni».